Una revisione sistematica del rilevamento neurofisiologico per la valutazione del dolore acuto
npj Medicina Digitale volume 6, numero articolo: 76 (2023) Citare questo articolo
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Il dolore è un’esperienza complessa e personale che presenta diverse sfide di misurazione. Diverse tecnologie di rilevamento possono essere utilizzate come misura surrogata del dolore per superare queste sfide. L'obiettivo di questa revisione è riassumere e sintetizzare la letteratura pubblicata per: (a) identificare le tecnologie di rilevamento fisiologico non invasivo rilevanti che possono essere utilizzate per la valutazione del dolore umano, (b) descrivere gli strumenti analitici utilizzati nell'intelligenza artificiale (AI ) per decodificare i dati sul dolore raccolti dalle tecnologie di rilevamento e (c) descrivere le principali implicazioni nell'applicazione di queste tecnologie. Nel luglio 2022 è stata condotta una ricerca bibliografica per interrogare PubMed, Web of Sciences e Scopus. Vengono presi in considerazione gli articoli pubblicati tra gennaio 2013 e luglio 2022. Quarantotto studi sono inclusi in questa revisione della letteratura. In letteratura sono identificate due principali tecnologie di rilevamento (neurologica e fisiologica). Vengono presentate le tecnologie di rilevamento e la loro modalità (unimodale o multimodale). La letteratura ha fornito numerosi esempi di come diversi strumenti analitici nell’intelligenza artificiale siano stati applicati per decodificare il dolore. Questa revisione identifica diverse tecnologie di rilevamento non invasive, i loro strumenti analitici e le implicazioni per il loro utilizzo. Esistono opportunità significative per sfruttare il rilevamento multimodale e il deep learning per migliorare la precisione dei sistemi di monitoraggio del dolore. Questa revisione identifica anche la necessità di analisi e set di dati che esplorino l'inclusione di informazioni neurali e fisiologiche insieme. Infine, vengono presentate anche le sfide e le opportunità per progettare sistemi migliori per la valutazione del dolore.
Nel 2020, l’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore (IASP) ha rivisto la definizione di dolore, che attualmente recita1: “Un’esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata o simile a quella associata a un danno tissutale reale o potenziale”. Questa definizione racchiude in sé che il dolore ha elementi sensoriali e affettivi, sia nocicettivi (codifica fisiologica ed elaborazione degli stimoli nocivi) che neuropatici (può verificarsi in qualsiasi momento senza un evento che induca dolore), e un elemento cognitivo indicato nell'anticipazione di potenziale danno. Inoltre, la definizione IASP rivista rileva che “una descrizione verbale è solo uno dei numerosi comportamenti per esprimere dolore”. Sulla base di questa definizione e interpretazione, per questa recensione, si può sostenere che il dolore può essere misurato in molteplici modi e in molteplici contesti.
Il dolore può essere pensato come un costrutto che può essere valutato utilizzando diversi approcci: relazione personale, comportamento (ad esempio vocalizzazioni, espressioni facciali, movimento del corpo) e attività fisiologica2. Le autovalutazioni, o le misure riportate dai pazienti, sono state considerate il gold standard nella valutazione del dolore nella pratica clinica. Gli strumenti di autovalutazione, come la scala di valutazione numerica (NRS) o la scala analogica visiva (VAS), forniscono un modo semplice e veloce per misurare il dolore, richiedono uno sforzo minimo per la somministrazione e sono facilmente comprensibili dal medico e dal paziente3. Questi parametri si basano sulla capacità dei pazienti di valutare e comunicare la propria esperienza di dolore. Un'altra alternativa è la scala di valutazione verbale (VRS), che a volte viene utilizzata per individui (ad esempio, bambini piccoli, adolescenti o adulti con problemi di linguaggio o difficoltà di apprendimento) che hanno difficoltà a tradurre la loro esperienza di dolore in un valore numerico, quindi questa metrica utilizza parole per descrivere l’entità dell’esperienza del dolore. Uno svantaggio di questa metrica è che i pazienti potrebbero trovare difficile rispondere alla VRS, poiché le risposte che descrivono il dolore potrebbero essere ambigue e potrebbero non rappresentare la soluzione migliore per la loro esperienza di dolore4. Inoltre, la padronanza del linguaggio utilizzato per la VRS può costituire un ostacolo ad una valutazione efficace del dolore5.